giovedì 6 novembre 2014
"Vada a bordo, CAZZO!"
E' certamente un invito più marcio ma schietto (anzi, "schettino") dei classici e pallosi "benvenuti raga", "ciao a tutti", "salve belli e brutti" etc.
Qual è lo scopo di questo blog? Come nasce questa idea? Semplice: CAZZEGGIO. Totale, senza pensieri, senza secondi fini, assoluto cazzeggio. Non abbiamo intenzione di spiegarvi come si pesca (anche perchè non sappiamo distinguere una sessione di big game da una di light rock fishing). Siamo un gruppo di amici che ha scoperto solo di recente, da qualche anno, la passione per la pesca - in (quasi) tutte le sue varianti da terra - che vuole far divertire con le proprie esperienze i lettori e gli amici.
Adesso che gli sciacalli del settore si sono volatilizzati come quei testimoni di Geova che ogni tanto mi citofonano, ed ho l'attenzione esclusiva di voi che perdete l'artificiale o rompete la canna ad ogni lancio, posso elencare quei punti cardine che compongono il manifesto minimalista del blog:
1)non abbiamo alcun rapporto commerciale (se non quello costituito dall'uscire sghei in continuazione) con aziende del settore, quindi se doveste trovare saltuariamente dei nomi di prodotti o marchi - in foto, video o articoli - sappiate che non abbiamo alcun interesse o preferenza verso l'uno o l'altro artificiale, l'uno o l'altro mulinello etc.; non ci credete? Fanculo, di certo non rendicontiamo pubblicamente le nostre entrate come i deputati M5S (anche perché uno stipendio non lo abbiamo visto manco col binocolo finora).
2)non prendeteci troppo sul serio, troverete scritte probabilmente un sacco di stronzate poiché il linguaggio tecnico - e la tecnica stessa - non sono il nostro forte, ma setacciate e centellinate la "robaccia", e troverete qualcosa di utile; vi promettiamo che non vi racconteremo mai balle per renderci più "cool", "original" e latinismi simili, questo blog ripudia questo tipo di atteggiamento e rimanda ad altra sede chi si illude in tal senso... nel bene o nel male saremo sempre noi stessi. Prendete piuttosto quello che troverete scritto qua come un diario di bordo - nella speranza che la nave non faccia la fine di quella che trovate in foto ad inizio articolo. Magari troverete qualche spunto interessante, magari no; d'altronde, "ammèchecazzomenefregammè".
3)infine, una volta capiti i due punti precedenti, considereremo un successo il fatto stesso che vogliate condividere con noi gioie e dolori, catture e slamate, preghiere e bestemmie mentre combattete con un branco di donzelle inferocite.
Non riteniamo scontato voler trascorrere del tempo, assieme o da soli, all'aria aperta, spendendo soldi ed energie, partendo da casa due ore prima dell'alba e/o rincasando due ore dopo il tramonto, esposti a pioggia, salsedine, mare in tempesta, scogli affioranti e spiagge affondanti, sfidando i reumatismi, esponendo la macchina incustodita a farabutti, vandali o, se siete sfortunati, ausiliari del traffico... ed il tutto per sentire quella frizione cantare o quel cimino piegarsi. Il pesce potete anche non vederlo arrivare a galla, ma dentro di voi risuona quella vocina che dice "avevo ragione"... la moglie, la fidanzata, gli amici o i colleghi vi diranno che siete malati; ebbene, essere considerati malati in un mondo come questo - che ha l'ardire di considerarsi "sano" - non deve essere poi tutta questa sfiga. L'importante è essere felici e provarci sempre: perché il "Vada a bordo, cazzo!" è una filosofia di vita.
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